Gioire di poco,
d'un fuggente sorriso e un saluto,
di vedere sbocciare.
Aggrappàti a quel poco,
come l'oro dei cachi l'inverno
al nero dei rami,
noncuranti del freddo.
Come rondini, virgole scure
aggrappàti, aggràppati
a una riga di cielo
nel disegno d'un bimbo.
Gioire di poco,
d'una trama di sole
d'un gioco
d'ombre e di mani sui muri,
di quel che rimane
silenzioso e gentile
al riparo, al riparo
nel cuore.
Enrico
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