lunedì 19 marzo 2012

AScOLtaVo PuNk


Dieci anni fa ascoltavo punk. Era la mia protesta, la mia ribellione. Portavo queste camicie a scacchi molto larghe e dei pantaloni stretti. Avevo capelli spettinati e una birra sempre in mano. Avevo un solo scopo nella vita, un solo obiettivo:
FARE SCHIFO.
Era la mia protesta, la mia ribellione. Ad un mondo a cui ero stato scagliato da chissà chi, un mondo maleducato e fuori taglia.
Un mondo di merda che non mi piaceva allora come non mi piace adesso.
Solo che a 15/16 anni il fatto che il mondo ti facesse schifo aveva un sapore tutto particolare.
A quindici anni il fatto che il mondo ti facesse schifo faceva fico. Ed anche mostrarti al mondo come uno dei suoi tanti aborti di infinita rabbia e disperazione faceva fico. Mi sentivo fiero. Stare male non era soltanto uno stato d'animo. Stare male era una sorta di presa di posizione.
Un manifesto politico

2 commenti:

  1. Certo, Ascoltavo Punk descrive un passaggio che abbiamo fatto tutti.
    Non tutti ugualmente, però.
    La mancanza di punti di riferimento che hai a 15 anni ti può portare dappertutto, anche a farti male. Io non so quali sono i segnali da seguire per non sbagliare strada, cioè per non distruggersi. Credo che ci sia dentro di noi una risorsa che si chiama amore per se' stessi, presente in tutti, ma che va curata e fatta crescere. All'inizio, lo faranno i genitori prima di tutti, poi il gruppo, infine la società, vista attraverso gli schermi, spesso deformanti e manipolatori, dei Media. Alla fine sei tu che devi crescere.
    La società però fa molti danni: prima di tutto ti colpevolizza perché sei vestito in un certo modo o fai paura o perché non sei conformista; è qui che ci vuole il coraggio di non gettarsi via e di dire io sono qualcuno e mi piaccio abbastanza.
    Penso anche che non bisogna essere soli in questo difficile processo di crescita
    Comunque, penso che "fare schifo " ci stia bene e aiuti, un giorno più avanti (forse), a "fare qualcosa"
    Chi non ha mai fatto schifo come ad esempio il sottoscritto la paga duramente!
    Gian

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  2. Voler far schifo è una forma, come qualsiasi altra, di comunicare qualcosa che si ritiene importante.
    Più il mondo rifiuta di ascoltare, più cresce la convinzione di essere nel giusto; ciò è la conferma dell'inesistenza di una singola verità, le verità sono tante e tutte valide, soprattutto per chi le propugna, esiste poi l'identità di intenti che rafforza le convinzioni.
    Una delle tante cose che il mio maestro mi ha insegnato è questa:
    "Il patrimonio che un essere umano possiede è se stesso ed è l'unico valido"

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